mercoledì 3 novembre 2010

LA CONTRADA DI GERARDO CASIELLO

L'album d’esordio di Gerardo Casiello (contrada Casiello) si legge in una recensione, è un disco autobiografico che racconta esperienze vissute e vicende umane osservate. Gli scenari delle canzoni sono quelli della fantasia di Gerardo, ma anche quelli reali della sua terra d’origine; una terra che ci viene restituita attraverso un viaggio musicale dai suoni della tradizione a un nuovo sound originale, con tutta la forza e l’umanità di una originaria cultura contadina ma con un orizzonte aperto a una molteplicità di apporti musicali e culturali. Detto questo, lo ammetto, a me questo CD piace molto. Soprattutto le figure del "poeta" e quelli che si ritrovano a "il festino", due delle undici canzoni racchiusi in questo album. Sarebbero dieci in realtà, perché Gerardo rifà, con l'ausilio della Stradabanda diretta da Paolo Montin, il pezzo "Il giudizio universale". E ci mette in difficoltà; perché alla fine non sappiamo quale dei due è migliore. 
Sarà per gli arrangiamenti, per il ritmo, per la vitalità: ecco, è un disco VIVO! Finalista all'ultima edizione del Premio Tenco, nella categoria riservata agli album d'esordio, "Contrada Casiello", è uno di quei cd che ti piace ascoltare per rilassarti, per svegliarti la mattina, per fare quattro passi nella stanza in attesa di qualcuno. Insomma, parafrasando un vecchio film: un disco per tutte le stagioni.
Buon Ascolto

1 commento:

  1. Sono d'accordo e' un disco Vivo, vero e allo stesso tempo ricercato sia nei testi che per quanto riguarda gli arrangiamenti. Mon desir mon amour e' la mia preferita

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