Ho
finito di ascoltare il nuovo cd di Davide Tosches “Il lento
disgelo”, chissà se il titolo è un invito ad ascoltarlo con
calma, in pieno silenzio, lentamente. Eh si, perché questo album
bisogna ascoltarlo così, lentamente e con pazienza. Sin dal primo
brano si sente la differenza con il cd precedente, questo sembra più,
come dire, scorrevole, come l'acqua che si insinua all'interno della
pietra al suono di una tromba e di una bella voce di sottofondo.
Canzoni d’autore che non hanno niente a che vedere con la
musichetta contemporanea che ci viene propinata giornalmente, fatta
di Emma e minchiate brasiliane varie, buone solo per l'estate per poi
essere infilate nel grande dimenticatoio di dischi che non ci dicono
niente. Un lavoro paziente, e conoscendo Tosches, sono sicuro che non
gliene fregava niente di presentare un CD a uso e consumo della
Maionchi, ma presentare un lavoro che avesse una sua precisa
identità. E questo è “il lento disgelo”.
Se
non siete abituati a mettervi davanti il vostro stereo, con la cuffia
in testa ed ascoltare i suoni, lasciate perdere, questo CD non fa per
voi, continuate a vedervi X Factor e fatevi martellare la testa da
Radio Dj e da Lady Gaga, se invece avete l'impellente bisogno di gustare un po' di
musica, allora siete capitati nel posto adatto.
Nessun commento:
Posta un commento