venerdì 26 febbraio 2010

POPULAR GREGGIO... HUMUS

Lo ammetto. A me questo CD degli Humus piace. Ho ascoltato tutti i lavori finalisti alla targa Tenco, da Mannarino agli Elisir e malgrado anche quelli siano ottimi lavori, questo degli Humus ha qualcosa in più. Un senso di strana bellezza. Sarà perché mi sembra di sfogliare un libro di favole illustrate, sarà perché vedo bene la voce di Ugo Ferrari in contrapposizione, sul palco, con quella di Martin Jacques, sarà perché le loro storie, nell'apparente semplicità prendono al cuore, ma questo "Popular Greggio" è uno dei migliori CD che ho ascoltato di recente. Questo pop un po’ folk, acustico, con voli verso la musica latina e verso la cosiddetta musica da strada ha il merito di abbinare bei testi (favole, storielle) ad ottima musica. Ed è un disco autoprodotto, a dimostrazione che in Italia, o hai una grossa casa discografica alle spalle che ti pubblica le più grosse amenità musicali o magari ti spedisce a sanremo dopo un corso di brutto canto dalla De Filippi, oppure il disco te lo devi produrre da solo. Ed è il caso degli Humus. Che per fortuna non sono passati dallo zecchino d'oro per adulti che è quel Xfactor. Oltre agli strumenti tradizionali ed alla voce Jannaccecciante di Ferrari, gli arrangiamenti propongono violoncelli, violini in piena libertà, fiati da Aristogatti e l’intera Banda Popolare di Marano. Sui testi poco da dire: con Ugo Ferrari, hanno collaborato, fra gli altri, il Premio Strega Tiziano Scarpa e il biblista Paolo De Benedetti. Un avvertimento: non fermatevi al Giallo cinese o con Cenere al vento, ascoltate e soprattutto, riascoltate tutto l'album.

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